Arriviamo dalla Linda verso le 19.30, dopo aver sbagliato strada un paio di
volte ed esserci dimenticati la cartina a casa, e l'incontro è davvero
incredibile.
Arrivati infatti di fronte alla porta di casa, suoniamo e chi ci apre è
una ragazza che ci guarda come se fossimo dei pazzi usciti da un manicomio.
Rimane zitta, ci squadra, e neppure io so bene cosa dire; per fortuna Jenny,
la mia P.R., attacca bottone e inizia a chiedere se è proprio lei Linda
(beh, almeno credo, perché si parlavano in svedese, come dire, "allt
på svenska"). Ci presentiamo, infine, entriamo e vedo quattro altre
ragazze indaffaratissime in cucina, nessuna delle quali sembra abbandonare il
proprio compito per avvicinarsi a noi. Così, ci rechiamo in sala per
vedere un po' com'è l'ambiente, e Linda ci ferma, chiedendoci di andare
prima a conoscere le altre persone, e così alla fine siamo in 7 ad intralciarci
a vicenda tra fornelli, carne e maionese.
Scopriamo che il menu è cambiato rispetto all'ultima mail: non più
tex-mex ma qualcosa di completamente innovativo. Non ci resta che sederci, visto
che non servono aiuti, e mentre ascoltiamo della musica sparata dal Winamp arriva
la cena. Niente male direi, con dei gamberetti alla maionese, tortino di patate,
e carne con asparagi, ma peccato per la mancanza totale di frutta e dolce. La
conversazione, per gentilezza delle partecipanti, si svolge in inglese, anche
se questo sembra tagliare fuori la povera Alju già, chi sono i
partecipanti alla mensa?
Alla mia sinistra siede questa ragazza, il cui nome venne completamente inventato
dai genitori e quindi credo sia l'unico al mondo; è abbastanza timida,
silenziosa, schiva, ma carina e simpatica; poi, in senso orario, abbiamo Katinka,
una ragazzona bella piazzata completamente fuori di testa! Davvero molto simpatica,
faceva un sacco di battute e amava prendere scherzosamente in giro le persone:
era bello duettare con lei, ed ha animato praticamente tutta la serata, soprattutto
quando si lanciava con i suoi monologhi. Segue poi una biondazza di presunte
origini australiane, con i suoi discorsi politici di scala mondiale; poi abbiamo
un'altra tipa bella strana: per cinque minuti sembra interessata al discorso
e ti guarda sgranando gli occhi; e per altri cinque minuti sembra spenta, con
la mente a vagare nella galassia di Vega alla sua destra, Linda, tutta
vestita di nero, forse nel tentativo di far apparire meno ingombrante la propria
stazza. Chiude il giro la mia Jenny, unica persona normale, dolce, carina, simpatica
vabbeh, non vorrei sembrare troppo di parte, ma è così. La serata,
con questi personaggi, prosegue allegra, ed alla fine intoniamo, ballando attorno
al tavolo, tipiche canzoni svedesi natalizie come "små grodorna",
che ci costringe a delle simpatiche imitazioni di rane.